Correva l'anno 1999, debutta il famoso Selespeed: eccolo senza segreti!
Un'Alfa Romeo con un cambio derivato da quello della Ferrari: è la nuova Alfa 156 2.0 Selespeed, dotata di cambio meccanico a 5 rapporti, con innesto delle marce e comando della frizione robotizzati.
Azionabile, a scelta, con il comando sul volante a due pulsanti, o con quello sequenziale di tipo "joystick" collocato sul tunnel tra i sedili, il cambio Selespeed farà scoprire ai clienti di Alfa 156 un nuovo modo di guidare: sportivo, comodo e sicuro in tutte le situazioni.
Sportivo, perché consente cambi di marcia veloci e precisi, a tutto vantaggio delle prestazioni. Permette, infatti, di adottare, su una vettura di serie con eccezionali qualità dinamiche, la stessa tecnica di guida delle attuali auto di Formula 1.
Comodo, perché semplice da usare e meno faticoso di un cambio tradizionale. Non c'è il pedale della frizione e le marce sono facili da inserire: non si rischiano le "grattate" o gli impuntamenti che alla lunga rovinano il cambio, e il motore non si spegne mai accidentalmente.
Il Selespeed, inoltre, garantisce dolcezza di cambiata e progressività della coppia alle ruote e, grazie alla modalità "city", si trasforma all'occorrenza in un rilassante cambio "automatico", ideale per il traffico cittadino.
Il cambio di Alfa 156 2.0 Selespeed, infine, è molto sicuro, perché consente di mantenere il pieno controllo del volante anche durante i cambi di marcia (non impone, infatti, di staccare una mano per raggiungere la leva selettrice). E mancando il pedale della frizione è possibile un miglior ancoraggio al sedile, in curva, grazie all'aiuto fornito dalla gamba sinistra che è libera.
Come funziona e quali vantaggi offre
Dal punto di vista tecnico, un cambio marcia tradizionale avviene in tre fasi: la prima, nella quale la frizione si apre togliendo gradualmente coppia alle ruote; la seconda (di coppia nulla) in cui il guidatore seleziona e innesta la marcia; la terza, durante la quale la frizione si chiude per trasmettere di nuovo potenza alle ruote (ridà coppia) e il motore incomincia a salire di giri.
Il cambio Selespeed attua queste manovre in modo del tutto automatico. Per cambiare marcia non c'è bisogno di rilasciare il pedale dell'acceleratore e di premere la frizione: è la centralina elettronica che controlla il cambio a chiedere di aprire la frizione, ridurre la coppia indipendentemente da quanto l'acceleratore viene premuto, selezionare e innestare le marce.
Di fatto, dunque, il Selespeed è un cambio manuale "robotizzato". La scelta della marcia da inserire, infatti, spetta al guidatore, ma tre attuatori si sostituiscono alle azioni che egli dovrebbe compiere per cambiare marcia in modo tradizionale: uno comanda la frizione, l'altro l'innesto e il terzo la selezione delle marce.
Un quarto attuatore è legato alla farfalla elettronica del motore. È il dispositivo che consente di gestire la coppia motrice in modo flessibile sulla base delle richieste effettuate dal controllo del cambio. Durante la fase di cambio marcia, infatti, è il Selespeed ad avere autorità sul motore: quest'ultimo, perciò, deve essere nelle condizioni migliori per rispondere con la massima prontezza.
Tra i vantaggi offerti dal nuovo cambio, la velocità di innesto delle marce. Il tempo di cambiata, infatti, è quello che va dall'inizio dello "scarico coppia" alla fine della "ridata coppia". Con un cambio meccanico tradizionale questa operazione richiede mediamente un secondo. E questo è anche il tempo che impiega il Selespeed, se si guida in modo normale. Ma quando il pilota ha uno stile di guida grintoso (cioè se si preme l'acceleratore per oltre il 60 per cento della sua corsa e il regime del motore viene mantenuto intorno ai 5000 giri), il sistema effettua la cambiata in un tempo dimezzato: 4-5 decimi di secondo. Che è come dire un tempo inferiore a quello che il miglior collaudatore farebbe registrare utilizzando un tradizionale cambio meccanico.
Con Selespeed, dunque, non cambiano le prestazioni del motore (sono uguali a quelle della 2.0T.Spark), ma è possibile godere di una guida sportiva anche estrema. Il guidatore, infatti, può cambiare marcia senza staccare le mani dal volante e senza pigiare la frizione e può, quindi, concentrarsi sul controllo dello sterzo e dei freni, che sono tra i punti di forza di Alfa 156. Senza contare che il sistema impedisce al motore di andare fuorigiri, perché, in caso di esitazione da parte del guidatore, effettua la cambiata automaticamente.
Sportività quando occorre, dunque, ma anche comfort e facilità di guida. Il Selespeed, infatti, può funzionare in due modi: semiautomatico e automatico. Nel primo caso il guidatore cambia marcia manualmente utilizzando la leva sul tunnel o i pulsanti al volante e il sistema automaticamente aziona la frizione, seleziona e innesta le marce e pilota il motore durante la cambiata. Nel secondo caso, premendo il pulsante "city", si delega completamente al Selespeed l'innesto e la decisione di quale tipo di marcia inserire, e si può godere, quindi, di una guida molto rilassata, particolarmente piacevole nel traffico cittadino.
Com'è fatto
Il cambio Selespeed è dotato di un gruppo di alimentazione idraulico, che costituisce la fonte di energia del sistema. Una pompa elettrica, infatti, preleva l'olio dal serbatoio e lo manda al dispositivo di attuazione, che genera la pressione nel circuito e fornisce l'energia necessaria per muovere le leve di innesto, disinnesto e selezione delle marce, nonché per azionare la frizione.
Poiché il sistema ha bisogno di energia già al momento dell'avvio, la pompa inizia a girare ancor prima dell'accensione del motore, quando si apre la porta del guidatore. Alla partenza, così, il circuito ha già raggiunto la pressione necessaria.
Il gruppo di alimentazione è pilotato da una centralina elettronica dedicata, costruita dalla Magneti Marelli, la stessa azienda che realizza quella della Ferrari 355. La centralina è in costante dialogo con quella della Bosch Motronic che controlla il motore, e ha il compito di elaborare le richieste del guidatore, trasformandole in comandi per il cambio.
Per fare ciò, si avvale di informazioni come la posizione del pedale acceleratore, la velocità del veicolo e quella di rotazione del motore oltre che della coppia erogata. Con sensori e potenziometri sistemati in punti determinati dei diversi organi del moto, inoltre, raccoglie altri dati per controllare continuamente lo stato di funzionamento degli organi stessi.
Il cambio marcia si può effettuare sia con i comandi al volante, sia con la leva del tipo "joystick" sistemata tra i sedili, al posto del comando cambio tradizionale.
I pulsanti sul volante sono due: sul lato destro il comando "up" (identificabile con il segno "+") per l'inserimento sequenziale delle marce in fase di accelerazione; a sinistra il comando "down" (identificabile con il segno "-") per scalare le marce in decelerazione.
Il principio di funzionamento della leva è il medesimo: si sposta verso la direzione di marcia per inserire le marce in accelerazione ("up") e verso la coda della vettura per scalare in fase di decelerazione ("down").
Sul tunnel centrale, c'è anche il comando "city", che permette di attivare il cambio marcia automatico (viaggiando in questa modalità, cioè, non è più necessario utilizzare i comandi al volante o la leva). Con una differenza, tuttavia, rispetto ai cambi automatici tradizionali: questa funzione riproduce un'unica logica di guida, adatta ad un uso cittadino o a percorsi con traffico molto sostenuto e necessità di cambi frequenti.
Un display sistemato nel contagiri segnala quale marcia è innestata, il funzionamento "city" oppure eventuali avarie del sistema.
Come si guida
Guidare Alfa 156 2.0 Selespeed è facile. Per avviare il veicolo occorre tenere premuto il pedale del freno e innestare la marcia di partenza: prima, seconda o retromarcia. Per compiere l'operazione è obbligatorio usare la leva sul mobiletto centrale, perché alla partenza i comandi al volante non sono attivi.
A questo punto si può togliere il piede dal freno e accelerare: il sistema chiude progressivamente la frizione permettendo lo spunto del veicolo. Una volta raggiunti i 10 km/h, si può iniziare a cambiare marcia con i comandi al volante oppure continuare a usare la leva. In caso di azione congiunta su entrambi i comandi, la leva ha la priorità.
Come già detto, durante i cambi di marcia non è necessario rilasciare il pedale dell'acceleratore. Il Selespeed, infatti, comanda direttamente il motore per ridurre e poi incrementare la coppia e per adeguare la velocità di rotazione al nuovo rapporto inserito.
Secondo una logica di massima sicurezza, il comando di cambio marcia viene accettato solo se compatibile con i limiti di "fuorigiri" e "sottogiri" del motore e può essere interrotto in qualsiasi momento da un'altra richiesta. Le sequenze di comando degli attuatori, inoltre, sono corredate di "timeout", un dispositivo che permette la ripetizione del comando nel caso questo non vada a buon fine la prima volta. Quando durante l'innesto della marcia si verificano impuntamenti meccanici, il sistema dapprima riprova l'inserimento della marcia richiesta e, se non è possibile, passa automaticamente a quella superiore per non lasciare l'automobile in folle.
Durante eventuali frenate di emergenza, infine, il sistema legge con quale velocità scendono i giri del motore (questi ultimi sono direttamente legati alla decelerazione della vettura, essendo la frizione ancora chiusa) e, sulla base dei dati ricevuti, scala automaticamente le marce. Un intervento che si realizza solo in caso di frenate decise: il sistema, infatti, non si sostituisce del tutto al pilota, ma interviene soltanto per garantire maggior sicurezza.
Situazioni diverse, logiche diverse. In pianura, per esempio, quando il guidatore preme a fondo l'acceleratore e "tira" una marcia fino al massimo dei giri, il sistema passa da solo alla marcia superiore. La stessa cosa, tuttavia, non accade se il pedale dell'acceleratore non è premuto. In questo caso, infatti, il Selespeed riconosce che la vettura è su una strada in discesa e, una volta raggiunta la velocità prestabilita, chiude automaticamente la frizione per fornire freno motore alla vettura. Premendo nuovamente l'acceleratore, il controllo del veicolo ritorna a carico del guidatore.
A tutti gli appassionati di guida, poi, il Selespeed riserva una piacevole sorpresa. Il nuovo cambio, infatti, esegue automaticamente la "doppietta". In scalata, cioè, il sistema richiede un innalzamento di giri nella fase di innesto della marcia. Ovviamente il "colpo di gas" che dà per ottenere questo risultato è perfettamente dosato sulla velocità e sul numero di giri del motore al momento della cambiata. Si tratta di un'importante garanzia di sicurezza: la "doppietta", infatti, evita l'eccessivo aumento dei giri del motore provocato dalla forza d'inerzia e il possibile bloccaggio delle ruote in fase di rallentamento.
Non è tutto. Quando, all'avvicinarsi di un incrocio o di un semaforo, il guidatore rilascia l'acceleratore, Selespeed riconosce l'intenzione di rallentare e provvede automaticamente a scalare le marce e ad aprire la frizione per evitare che il motore si spenga. Se il guidatore intende ripartire senza aver completamente fermato la vettura, trova così disponibile il rapporto al cambio più adeguato per riaccelerare. Arrestando la vettura, il sistema automaticamente inserisce la prima.
A veicolo fermo, per mettere in folle occorre premere il freno e spingere la leva di comando delle marce verso destra. Se i pedali dell'acceleratore e del freno non vengono toccati per un minuto, il cambio si pone automaticamente in folle. Oltre i 40 km/h, per ragioni di sicurezza, il passaggio in folle viene inibito.
Per spegnere il motore ed estrarre la chiave di avviamento è necessario che una qualsiasi marcia sia inserita. Se si gira la chiave di accensione in "off" con la marcia in folle, un cicalino segnala la dimenticanza.
Il sistema si disattiva definitivamente in due secondi solo dopo aver ricevuto l'imput di "velocità nulla" da parte di motore, ingresso e uscita cambio, e dopo aver salvato i dati funzionali e di diagnosi sulla memoria stabile della centralina.
Quando si riavvia, il Selespeed si dispone automaticamente in posizione di folle.
La sicurezza
Come abbiamo visto, il sistema Selespeed vanta una serie di accorgimenti studiati per impedire al guidatore comandi errati, che potrebbero causare situazioni pericolose o danneggiare il sistema. Riesce, così, a garantire la massima sicurezza in ogni situazione.
Ricordiamone alcuni: • si può avviare il motore sia con la marcia innestata, sia in folle. In ogni caso, infatti, con pedale del freno premuto e pedale dell'acceleratore rilasciato (condizione necessaria per l'avviamento) la condizione di folle viene ricercata automaticamente dal sistema;
• per poter inserire la marcia a veicolo fermo è obbligatorio mantenere il pedale del freno premuto. Si impedisce, così, che la leva possa essere azionata involontariamente dai passeggeri o dal guidatore stesso;
• con l'automobile ferma e il motore avviato, vengono accettati soltanto i rapporti abilitati allo spunto, vale a dire la prima, la seconda e la retromarcia;
• quando la velocità del veicolo è inferiore ai 10 km/h, i pulsanti al volante sono disabilitati. Si evitano, così, possibili errori del guidatore durante le manovre di parcheggio;
• in caso di richiesta contemporanea di cambio marcia sia dai pulsanti sul volante sia dalla leva, quest'ultima diventa prioritaria;
• l'innesto della retromarcia non è accettato se il veicolo è in movimento;
• non vengono accettate le richieste di cambio marcia che porterebbero il motore oltre il regime massimo o sotto quello minimo consentito;
• il cambio marcia è automatico quando il guidatore insiste nel "fuorigiri" senza cambiare marcia. Ciò non accade se il pedale dell'acceleratore non viene premuto a fondo: il sistema, infatti, riconosce la "discesa";
• oltre i 40 km/h il comando di "folle" viene inibito, per prevenire comandi errati in situazioni critiche (come la discesa o il sorpasso);
• il cambio si posiziona automaticamente in folle e avvisa il guidatore con un segnale acustico quando: 1. a motore avviato, la porta del guidatore è aperta e acceleratore e freno non vengono premuti da almeno un secondo (si può tenere la porte aperta, per esempio, durante una difficile manovra di parcheggio);
2. a motore avviato, la marcia è innestata e l'acceleratore o il freno non vengono azionati entro un minuto;
3. la pressione dell'olio è insufficiente per gestire la frizione;
• il modo automatico "city" viene annullato quando il guidatore seleziona direttamente la marcia tramite leva o pulsanti.
In ogni momento, poi, il guidatore è informato sul funzionamento del sistema e avvertito quando il cambio marcia non può avvenire. Un segnale acustico e visivo, per esempio, indica l'avvenuto inserimento della retromarcia e un altro avverte il guidatore quando spegne il veicolo lasciando il cambio in folle. Una spia, inoltre, si accende quando la pressione dell'olio del sistema elettroidraulico è insufficiente e un suono intermittente indica che si sta facendo slittare la frizione.
Il sistema Selespeed, infine, è capace di autodiagnosticare eventuali guasti ai suoi componenti. Quando si verifica un'anomalia alla leva, passa automaticamente alla modalità "city". Se invece il guasto è di altro tipo, riduce le proprie funzioni al minimo per consentire al guidatore di raggiungere in tutta sicurezza il centro di assistenza più vicino.