IL DOCUMENTO: il contratto di Nuvolari per correre con le Alfa Romeo della Scuderia Ferrari


Dal “Quadrifoglio” uno dei documenti meno conosciuti ma di sicuro interesse storico: si tratta del contratto che ha legato il grande Tazio Nuvolari alla Scuderia Ferrari (che, come noto, correva all’epoca con vetture Alfa Romeo) per l’anno 1935.

Lo stipendio annuo, in realtà per 11 mesi e al netto di premi ed ingaggi, era di 250.000 lire, una cifra di tutto rispetto, considerando che nel 1935 bastavano 70.000 lire per acquistare una delle vetture più prestigiose per l’epoca, la 6C 2300 B Pescara, prodotta in sole 120 unità.
Al punto 14, Enzo Ferrari è molto chiaro: il Mantovano Volante può giocare le sua carte, ma, in gara, la precedenza andrà agli ordini di scuderia. Al punto 15, invece, viene indicata a Nuvolari come vettura “preferenziale” per l’uso quotidiano, ovviamente, un’Alfa Romeo.
In conclusione si può notare, come segno tangibile degli equilibri aziendali, la postilla aggiunta a penna, nella quale viene designato come arbitro di ogni possibile contestazione il Direttore Generale dell’Alfa Romeo Ugo Gobbato.

Le firme autografe, la carta ingiallita, ci riportano con la mente a quell’epopea, nella quale il rombo dei motori della Casa del Portello e lo spirito mai domo di piloti leggendari, hanno creato quel sentimento, quella passione che, ancora oggi, unisce tutti gli Alfisti del mondo.

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