I famosi 4 cilindri bialbero Alfa Romeo, ecco tutta la storia



Nella meccanica si ritorna, dopo un quarto di secolo, all'impostazione classica dell'Alfa Romeo: quattro cilindri a valvole in testa, ma questa volta con distribuzione a doppio albero comandata da catena. Grazie a questa architettura, il propulsore assicura una considerevole potenza abbinata ad elevate prestazioni: 80 CV a 4800 giri/min per una velocità massima di 150 km/h. Sulla 1900 T.I. fa la sua comparsa il motore a "carburazione singola": due carburatori a doppio corpo e condotti di scarico separati per ogni singolo cilindro. Le due modifiche portano la potenza da 100 a 120 CV e verranno in seguito adottate da tutti i successivi modelli Alfa.

Devono, però, trascorrere ancora alcuni anni prima che l'Alfa Romeo possa inserirsi con autorità in quella categoria di vetture che oggi vengono definite "medie" o "medio-grandi". Protagonista di questa radicale evoluzione è la Giulietta, equipaggiata da un brillante motore di piccola cilindrata (1290 cm3), quindi più economica e alla portata di una fascia d'utenza più vasta. Le eccellenti doti del suo quattro cilindri bialbero vengono trasferite anche al modello successivo, la Giulia, proposta inizialmente con cilindrata da 1570 e, più tardi, con motore da 1290 cm3.

Nella gamma di questo modello, spicca la versione sportiva GTA (Gran Turismo Alleggerita) con la quale l'Alfa Romeo si aggiudica negli anni 1966, 1967 e 1968 il Challenge europeo. In particolare, il motore della GTA Sovralimentata (1570 cm3 di cilindrata) sviluppa una potenza di 220 CV a 7500 giri/min. Il gruppo di sovralimentazione è di concezione Alfa Romeo ed è composto da due compressori centrifughi, ciascuno coassiale a una turbina azionata dall'olio messo in pressione da una pompa. Il pregio di questa sovralimentazione consiste nel fornire un'elevata potenza, pur con l'uso di carburante normale, grazie anche a iniezioni d'acqua nei condotti di alimentazione per favorire un buon raffreddamento della miscela nella camera di scoppio. La vettura equipaggiata con questo motore fa registrare una velocità massima di 240 km/h e conquista molte vittorie di categoria.

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