Chi muove le fila del motorismo storico in Italia?
Un veronese al centro del mondo automotive. È Alberto Scuro - presidente dell’ASI, Automotoclub Storico Italiano, che con 282 club federati e 55 enti aderenti è il punto di riferimento del settore - appena insignito del titolo uomo dell’anno dalla UIGA, l’associazione giornalisti automotive italiani. Un riconoscimento che si traduce nel premio “Tartaruga d’Argento”, sulla falsariga dell’iconico simbolo di Tazio Nuvolari: quando nel 1932 Gabriele D’Annunzio incontrò al Vittoriale il pilota mantovano, gli regalò proprio una piccola tartaruga d’oro, accompagnata dalla celebre frase “All’uomo più veloce, l’animale più lento”. Da allora la tartaruga divenne compagna inseparabile di Nuvolari e oggi si ritrova in questo premio: la motivazione del riconoscimento UIGA a Scuro è infatti proprio “L'animale più lento al dottore che valorizza la bellezza a quattro ruote".
“Veronese, chirurgo vascolare, appassionato di belle automobili – si legge nel testo che accompagna il premio - come consigliere federale prima e vicepresidente dopo ha scoperto dall'interno tutte le anime dell'Automotoclub Storico Italiano. Eletto presidente, ha impresso una notevole accelerata alle attività dell’ASI. In particolare, con il turismo al volante delle auto storiche alla scoperta delle bellezze segrete d'Italia. Giovani e visione del futuro sono i suoi ingredienti per il motorismo storico di domani”.E sono stati proprio i giovani, fra l’altro, a spingere - in occasione della prima Giornata Mondiale della Fiat 500 storica, patrocinata dal Ministero della Cultura e celebrata lo scorso 4 luglio - a far premiare Alberto Scuro dal Fiat 500 Club Italia come “Personaggio dell’Anno”.
Un titolo particolarmente ambito perché il club della 500 è uno dei più “frequentati” dai giovani e dei più seguiti. Basti dire che l’ultimo loro Fiat 500 World Wide Meeting è stato l’evento più grande mai pensato per celebrare un’automobile, con oltre 3.400 equipaggi iscritti in 22 nazioni nel mondo.
Non solo: è dal 1990 che il sodalizio numero uno dedicato allo storico “Cinquino” consegna periodicamente questo importante riconoscimento. Tra coloro che hanno ricevuto il premio nelle passate edizioni, si ricordano Dante Giacosa, l’ingegnere che ha progettato la mitica 500, Roberto Giolito, designer del modello Fiat 500 del 2007 e Renzo Arbore, cantante e presentatore che ha sempre promosso la 500 come auto dai sani principi e valori associati al miglior Made in Italy.
“L’assegnazione del premio al presidente dell’ASI Alberto Scuro – hanno sottolineato il fondatore del Fiat 500 Club Italia Domenico Romano e il presidente in carica Stelio Yannoulis – ha come principale motivazione l’aver promosso con impegno ed efficacia l’automobilismo storico come mezzo di cultura. La passione per l’automobilismo è fortemente connessa con la storia dello sviluppo dell’Italia: l’auto ha avuto e ha tutt’ora un ruolo rilevante nell’urbanizzazione, nell’innovazione tecnologica e di design e nello stile di vita delle famiglie.”