Il mito dell’Alfa Romeo raccontato dal grande cinema italiano da Federico Fellini a Michele Placido

Diventata icona dello stile Made in Italy in tutto il mondo, simbolo indiscusso di un certo modo di vivere la vita spensieratamente ma con stile, l’Alfa Romeo è testimone indiscussa dei cambiamenti di costume della società italiana degli ultimi 100 anni.

Un simbolo in grado di esercitare un’attrazione alla quale nemmeno il cinema italiano ha saputo sottrarsi regalandole “camei” indimenticabili in film come 8 1/2 e Giulietta degli Spiriti di Federico Fellini, Rocco e i suoi fratelli di Luchino Visconti, La voglia matta di Luciano Salce fino ai “poliziotteschi” come Roma a mano armata di Umberto Lenzi o Banditi a Milano di Carlo Lizzani e al recentissimo Vallanzasca Gli Angeli del Male di Michele Placido. Protagonista della bella vita, sogno irraggiungibile di ogni ragazzo, simbolo della raggiunta emancipazione sociale o rassicurante presenza delle forze dell’ordine, l’Alfa appare e scompare nel nostro cinema lasciando scie indelebili: a questo fantastico percorso è stata appena dedicata una serata organizzata dall’Associazione CinemAlfa in collaborazione con Fermo Immagine – Museo del Manifesto Cinematografico di Milano, sabato scorso.

Manifesti cinematografici, fotobuste e locandine con Alfa in bella mostra, trailer, foto, cortometraggi e testimonianze di esperti tracciano le tappe di un viaggio percorso ad alta velocità tra cinema e automobilismo. Ospite d’onore della serata? Ovviamente lei, un’Alfa in cuore e ruote.






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