1981-1990, il contesto storico in cui nacque l'Arna

 Il 1° gennaio 1981 l'Alfa Romeo S.p.A. è una società capogruppo che esercita funzioni di controllo, finanza e pianificazione strategica in quattro settori. In particolare, l'attività automobilistica comprende gli stabilimenti di Arese, del Portello e dell'Alfasud, l'Autodelta, la consociata sudafricana Bei e l'Arna-Alfa Romeo Nissan Automobili, società italo-giapponese costituita per produrre vetture che adottano i motori boxer Alfasud (lo stabilimento sorge nel 1981, a Pratola Serra, in provincia di Avellino). Al settore delle Produzione Diversificate fanno capo l'Alfa Romeo Avio, l'Alfa Romeo Veicoli Commerciali, l'Arveco (sospensioni, veicoli speciali e motori per Renault), oltre che aziende di componentistica, come la Spica. Gli altri due settori si occupano delle attività commerciali e di quelle finanziarie.

 Nel 1985 viene costituita la società italo-giapponese Cosmo Ventures Incorporate, per la vendita dello Spider 3000 e dell'Alfa 75 in Giappone. L'anno dopo un accordo con la Chrysler permette di vendere l'Alfa 164 in Nord America, dove l'azienda è presente con lo Spider 2000 e la GTV 6 2.5.

 La situazione finanziaria e commerciale, però, si fa sempre più difficile. L'Iri decide di vendere l'attività automobilistica, che nel novembre del 1986 viene rilevata dalla Fiat. In seguito dell'accordo si decide la chiusura della società Arna.

 Tra le vetture più rappresentative del decennio, ecco la 33 (presentata nel 1983, anche nelle versioni Station Wagon e 4x4), la 90 (1984), la 75 (nata in occasione dei settancinque anni dell'azienda) e la 164 del 1987, prima vettura "integrata" nel gruppo Fiat. In campo sportivo, nel 1985 la GTV6 è Campione d'Europa Turismo e nel 1988 la 75 Turbo Evoluzione si afferma nel Campionato italiano Velocità Turismo.

 Notevole successo ottengono i veicoli commerciali. La Guardia di Finanza diventa uno dei maggiori clienti del furgone F12. I modelli AR 8 e AR 6 vengono offerti in ben ventiquattro versioni: dai promiscui agli scuolabus, dai vetrinati al camper "Ravello".

 Per un'ulteriore razionalizzazione delle attività industriali dell'IRI, poi, l'Alfa Avio viene ceduta. Prima all'Aeritalia e nel 1996, alla Fiat Avio, che ne continuerà e potenzierà l'attività.

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