FCA Heritage ritorna al Salon Rétromobile 2019


FCA Heritage - il dipartimento del Gruppo dedicato alla tutela e alla promozione del patrimonio storico dei marchi Alfa Romeo, Fiat, Lancia e Abarth - sarà nuovamente presente al Salon Rétromobile, una delle più importanti rassegne internazionali dedicate alle automobili e alle motociclette da collezione. Ospitato presso il  Paris Expo Porte de Versailles (Parigi) dal 6 al 10 febbraio, il prestigioso evento francese consentirà al grande pubblico di festeggiare il 70esimo anniversario del marchio Abarth, ricorrenza storica che FCA Heritage vuole celebrare con l'esposizione di alcuni preziosi esemplari d'epoca nati dalla collaborazione tra la Casa dello Scorpione e gli altri marchi italiani oggi parte del Gruppo FCA.

I visitatori possono ammirare tre vetture straordinarie, realizzate in piccola serie o addirittura in esemplare unico: Alfa Romeo 750 Competizione (1955), Fiat Nuova 500 elaborazione Abarth "Record" (1958) e Lancia Rally 037 (1982). In mostra anche l'Abarth 1000 Monoposto Record Classe G - appositamente restaurata  - con cui Carlo Abarth conquistò personalmente il centesimo record del marchio che porta il suo nome, e che rappresenta un tributo ulteriore alla figura di questo geniale pilota e imprenditore. Infine, completa l'esposizione francese un esemplare di Alfa Romeo 8C Spider (2010), supercar realizzata dal Centro Stile Alfa Romeo e prodotta in edizione limitata a 500 esemplari, che viene proposta in vendita da FCA Heritage dopo aver ricevuto la Certificazione di Autenticità Alfa Romeo Classiche nell'ambito del progetto "Reloaded by Creators". 
Accanto a queste rarità d'inestimabile valore, la nuova Abarth 124 GT "70esimo Anniversario", parte della gamma che celebra l'importante ricorrenza, e l'Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio, sintesi del nuovo paradigma Alfa Romeo e massima espressione della "Meccanica delle Emozioni".

La storia della collaborazione  tra Carlo Abarth e l'Alfa Romeo per la realizzazione della 750 Competizione - il cui nome in codice deriva dalla sigla di progetto della Giulietta - rimane a lungo segreta. Il progetto nasce con l'intenzione di realizzare una vettura di categoria Sport basata sulla Giulietta e di riaprire il capitolo competizioni dopo l'abbandono della Formula1 dopo la vittoria dell'Alfa Romeo nel campionato 1951.

Carlo Abarth, da sempre ammiratore dei motori Alfa Romeo, aveva già fornito alla casa di Arese dei kit di trasformazione per alcune vetture di produzione ed era desideroso di impegnarsi nel progetto. Accetta quindi con entusiasmo la sfida e realizza un telaio simile a quello della 207/A, mentre si affida per la carrozzeria allo stile e alla sapiente esecuzione di Mario Boano.
La vettura da lui predisposta presenta un motore a 4 cilindri bialbero in lega leggera, con cilindrata incrementata a 1488 cm3 e con la "doppia accensione".

Sebbene la vettura venga testata con successo e dimostri buone qualità dinamiche, il progetto viene abbandonato perché l'Alfa decise di non tornare a competere nelle corse. La 750 Competizione in mostra rappresenta quindi un esemplare unico, che si differenzia marcatamente nell'estetica rispetto alle altre vetture Alfa Romeo dell'epoca.

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