60 anni Giulietta, la storia di un incredibile ritrovamento - seconda puntata
Il debutto di questa serie speciale è al Salone di Torino 1956. Nello stand Bertone, a anco di una bellissima Aston Martin cabriolet e della Arnolt Bristol coupé sono esposte ben tre Alfa Romeo Giulietta Sprint, ognuna presenta specifi che fi niture ed elaborazioni.
Al centro del trio è piazzata la Sprint cabriolet, che mantiene le linee della berlinetta serie, ma privata del tetto, un interessante evoluzione che naturalmente non può concorrere con la Spider di Pinin Farina, ma mostra le possibilità di evoluzione della vettura o fferte dal carrozziere.
Una coupé rosso amaranto monta defl ettori, fendinebbia, interni in pelle e un rivestimento antirifl esso del cruscotto, e soprattutto è allestita con quattro posti veri, anziché nella classica impostazione 2+2. La seconda coupé, bianca, ha a sua volta interni in pelle e cruscotto rivestito, oltre a un set di candide valigie dedicate. Particolarità di entrambe le coupé sono le guranizioni, bianche anziché nel classico nero. Un tocco molto raffi nato, che spicca soprattutto sul colore scuro della coupé rossa. Tutte e tre le Sprint montano speciali coppe ruote con gallettoni centrali.
Al Salone di Torino 1958 è nuovamente esposta una coupé elaborata dal carrozziere, ma si tratta questa volta di una seconda serie, con i nuovi ba anteriori più larghi che vengono decorati con pro fili cromati che rimandano al design della prima serie. Di questa versione viene anche pubblicato un depliant che illustra le modifi che disponibili per la Sprint. Alcune, come i defl ettori, si possono richiedere solo al momento dell'allestimento dell'auto, altre si possono ottenere anche come componenti da montare in proprio.
La vettura qui presentata è una Sprint prima serie (Tipo 750B), e si tratta dell'unica nota dotata di questo allestimento speciale. Presenta interni in pelle e de fettori, che confermano che l'auto è stata allestita direttamente dalla Bertone, e non con accessori after-market. Questa Sprint è stata prodotta nel marzo 1956 (data confermata dal Centro di Documentazione dell'Alfa Romeo) in colore blu chiarissimo, per poi essere venduta il 15 marzo alla G.A.P. di Parigi, rimanendo in Francia fino ai nostri giorni.
L'auto al momento del ritrovamento presentava numerose difformità dalle Giulietta di questa serie speciale di cui si ha notizia dalle pochissime foto dell'epoca. Il restauro l'ha riportata all'originale colore blu trovato sotto la vernice, e a ripristinato tutte le dotazioni speciali di questo modello.