Piccole opere d'arte Alfa Romeo
Oggetti promozionali in metallo realizzati dalla Direzione Soc. An. Alfa Romeo Reparto Aviazione. Realizzato completamente in metallo, con il marchio smaltato ed una grande cura dei particolari (vi sono addirittura le alette di raffreddamento su teste e cilindri) poteva essere dotato di un piccolo motore elettrico per far ruotare l’elica bipala, anch’essa in alluminio. D’altra parte, proprio la produzione di eliche metalliche (era stato brevettato proprio dall’Alfa Romeo il “Duralluminio”) costituiva uno dei punti di forza della produzione avio. Il modello, invece, ripropone il propulsore stellare a nove cilindri Alfa Romeo D2. Se la produzione aeronautica vera e propria era stata varata nel 1924 con la produzione su licenza del Bristol Jupiter, quasi contemporaneamente Vittorio Jano era stato incaricato di progettare ex novo un motore completamente italiano, che avrebbe dovuto essere denominato “Duse” o “D”.
L’unità, con cilindrata di 13,74 litri e potenza di 240-270 CV a seconda della versione (ve ne era anche una sovralimentata) viene finalmente messa in produzione per impulso proprio di Prospero Gianferrari nel 1931 con la denominazione Alfa Romeo D2 “Dux” e andrà ad equipaggiare velivoli come il Breda Ba.25 ed il Caproni Ca.101/D2 (quello della squadriglia “La Disperata” di Galeazzo Ciano, resa nota dall’inno di Alessandro Pavolini). La produzione del D2 si arresterà nel 1934 dopo circa 600 unità.
L’unità, con cilindrata di 13,74 litri e potenza di 240-270 CV a seconda della versione (ve ne era anche una sovralimentata) viene finalmente messa in produzione per impulso proprio di Prospero Gianferrari nel 1931 con la denominazione Alfa Romeo D2 “Dux” e andrà ad equipaggiare velivoli come il Breda Ba.25 ed il Caproni Ca.101/D2 (quello della squadriglia “La Disperata” di Galeazzo Ciano, resa nota dall’inno di Alessandro Pavolini). La produzione del D2 si arresterà nel 1934 dopo circa 600 unità.