La prima trazione anteriore della storia Alfa Romeo
L'Alfasud, presentata al Salone di Torino del 1971, si distacca dalla tradizione del marchio: è, infatti, la prima auto di serie prodotta dalla casa del Biscione che adotta la trazione anteriore. Originale anche l'architettura del motore, un quattro cilindri boxer di 1.2 litri di cilindrata, con assi a camme in testa. In questa versione il propulsore assicura una potenza di 63 CV a 6000 giri/min ed una velocità di 152 km/h.
Capostipite di una lunga serie di propulsori, il boxer equipaggerà in seguito tutta la gamma delle "33", cambiando solo cilindrata (da 1300 a 1700 cm3) e distribuzione (a due o quattro valvole per cilindro). Legate alle prestazioni di questo motore sono la 33 TT 12 e la 33 SC 12 che dominano e vincono il Campionato Mondiale Marche rispettivamente nel 1975 e nel 1977. Ad equipaggiare la 33 TT 12 è un 12 cilindri contrapposti di 3000 cm3, realizzato in lega di alluminio e magnesio capace di sviluppare 500 CV a 11 mila giri/min. Lo stesso propulsore viene montato sulla 33 SC 12, ancora potenziato a 520 CV ottenuti ad un regime di rotazione di 12 mila giri/min.
Tanti i vantaggi del boxer, tra i quali l'eliminazione delle vibrazioni abituali dei quattro cilindri in linea, che migliora l'elasticità di marcia e il comfort. Grazie alla sua architettura, inoltre, questo tipo di motore ha un ingombro verticale molto contenuto, caratteristica destinata a influire sulla forma finale del veicolo, poiché permette di realizzare linee del cofano molto basse e aerodinamicamente efficaci.
Capostipite di una lunga serie di propulsori, il boxer equipaggerà in seguito tutta la gamma delle "33", cambiando solo cilindrata (da 1300 a 1700 cm3) e distribuzione (a due o quattro valvole per cilindro). Legate alle prestazioni di questo motore sono la 33 TT 12 e la 33 SC 12 che dominano e vincono il Campionato Mondiale Marche rispettivamente nel 1975 e nel 1977. Ad equipaggiare la 33 TT 12 è un 12 cilindri contrapposti di 3000 cm3, realizzato in lega di alluminio e magnesio capace di sviluppare 500 CV a 11 mila giri/min. Lo stesso propulsore viene montato sulla 33 SC 12, ancora potenziato a 520 CV ottenuti ad un regime di rotazione di 12 mila giri/min.
Tanti i vantaggi del boxer, tra i quali l'eliminazione delle vibrazioni abituali dei quattro cilindri in linea, che migliora l'elasticità di marcia e il comfort. Grazie alla sua architettura, inoltre, questo tipo di motore ha un ingombro verticale molto contenuto, caratteristica destinata a influire sulla forma finale del veicolo, poiché permette di realizzare linee del cofano molto basse e aerodinamicamente efficaci.